“Il Carbonaio, storia e tradizione di un ambientalista ante litteram” è il titolo del convegnodi apertura del pomeriggio di venerdì 9 settembre dell’evento MarcheStorie .
Dopo il saluto del Sindaco, Massimo Baldini e dell’Assessore al turismo Maria Boccaccini, i tre relatori: prof. Andrea Spaterna del Parco dei Monti Sibillini, il prof. Andrea Catorci dell’Università di Camerino facoltà di Scienze Naturali e il dott. Matteo Cicconi della Riserva Naturale del Monte San Vicino e del Canfaito si sono confrontati in un dibattito molto interessante riguardante la figura del carbonaio e il rapporto con l’ambiente, toccando, inevitabilmente, l’argomento del cambiamento climatico legato alla crisi energetica.
Un excursus storico del mestiere, al quanto faticoso e complesso tramandato di padre in figlio considerata, un’arte non semplice e di grandi sacrifici, chi sceglieva il mestiere del Carbonaio, attività fiorente non solo a Braccano ma in molte zone della fascia appenninica, era consapevole del sacrificio che andava incontro.
Come evidenzia il prof. Catorci : ”La scelta del legname era importante affinché la resa del carbone fosse al massimo del rendimento, le giornate a costruire la carbonaia e rimanere nel sito per controllare il fuoco affinché con il vento che arrivava all’improvviso, non si spegnesse. Un uomo importante per il territorio perché manteneva in vita il bosco, lo tutelava, un vero e proprio custode di rispetto per il territorio, in quanto il carbone o la legna era l’unico mezzo di riscaldamento e di cottura dei cibi”.
“La figura del carbonaio è anche, molto attuale” e, ironicamente, i relatori hanno evidenziato che forse dovremmo ritornare a questa pratica di riscaldamento, visto i recenti rincari energetici del gas e luce.
Anche se ciò accadrebbe, oggi ritornare al consumo del carbone, non è fattibile, in quanto persone “esperte” per la manutenzione e il taglio del bosco sono molto poche e i boschi appartengono alla maggior parte al demanio forestale con tutte le limitazione legate alla salvaguardia ambientale e boschiva.
L’incontro ha visto la partecipazione di persone che hanno dato vita ad un dibattito interessante e riflessivo, non solo verso la figura, riscoperta, del carbonaio che molti non conoscevano, ma anche verso una situazione critica energetica che presto si dovrà affrontare con tanti dubbi e incertezze per il futuro.
Maria Cristina Mosciatti




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